I castelli d’Abruzzo
Scopri la meraviglia dei tanti castelli d’Abruzzo che rappresentano una occasione di visita imperdibile per il turismo di qualità.
Fortezze, manieri, torri, borghi fortificati; solitarie sentinelle sulle vette delle montagne e guardiani del mare contro i pirati turchi mussulmani, vedette a veglia delle valli e difensori di abbazie fortificate.
Un viaggio fantastico, tra torri e castelli, che il turista colto in cerca di emozioni non può e non deve assolutamente perdere nella sua visita in Abruzzo.
Scopriamo insieme i castelli d’Abruzzo
Le innumerevoli attrattive paesaggistiche presenti in Abruzzo, sin dai tempi preistorici, sono stati la meta definitiva di molte persone che qui hanno fissato la propria dimora, desiderosi soltanto di godere di montagne elevate, ruscelli e sorgenti, campi produttivi, piane, specchi d’acqua e vallate protette.
Dopo essersi succedute le dominazioni degli italici e dei romani, attraverso i periodi medievali e rinascimentali nacquero borghi e paesini padroneggiati dagli imponenti castelli.
Essi erano per lo più sede di autorevoli nobili del luogo o dei reggenti di altre regioni, ma usati anche dagli abitanti in cerca di un posto sicuro nei casi di estrema pericolosità.
Ovunque ci si rechi, in Abruzzo, i castelli sono una costante del luogo: alcuni di essi sono diventati dei musei, altri sono stati ricostruiti, mentre di altri ancora rimangono solo le rovine.
In ogni caso, però, permettono al turista in gita di ammirare uno splendido pezzo di storia ricco di fascino.
Castelli sulla costa
Le torri lungo la costa, come Martinsicuro, Giulianova e Cerrano, presso Pineto, avevano il dovere di controllare l’avvicinarsi dei pirati islamici di origine turca conosciuti col nome saraceni.
Sull’attuale centro di Pescara sorgeva un tempo una piazzaforte della quale attualmente rimane ben poco, nel Museo delle Genti d’Abruzzo.
Imponenti castelli predominano su Ortona e Vasto, situate su speroni rocciosi sopra il mar Adriatico.
Castelli di collina
Più internamente, sulle colline che dalle zone costiere si collegano in direzione delle zone montane, si trovano moltissimi borghi, alcuni dei ben protetti da fortificazioni o attrezzati come veri e propri fortini: molti di essi permangono ancora oggi in buono stato.
I castelli dei paesini di:
- Monteodorisio
- Crecchio
- Palmoli
- Roccascalegna
sono stati restaurati e ben ricostruiti, invece ad Archi si trovano ormai solo dei resti.
Bei castelli si possono visitare a Casoli e Pizzoferrato.
Ricordiamo, inoltre, i possenti ruderi del castello di Tocco da Casauria, del palazzo fortificato di Castiglione a Casauria, e il bel castello di Loreto Aprutino – il cui nome è Chiola – oggi divenuto un albergo di pregio.
Ma anche i castelli costruiti con mattoni a Rosciano e Nocciano. Infine a
Montegualtieri esiste una torre con base a triangolo (unica in Abruzzo oltre a quella di Bussi sul Tirino), e Cepagatti ha persino dato alla sua torre un nome bizzarro: Alex.
Infine Civitella del Tronto, dove si conserva un imponente castello che fu dimora e baluardo resistente dei Borbone, ultimo a cadere nella mani dei Piemontesi assieme a Gaeta.
Castelli sulle montagne d’Abruzzo
L’insieme dei monti che compongono l’Appennino Abruzzese – Monti della Laga, della Majella, del Gran sasso – sono costellati da incantevoli castelli che fondono la bellezza della natura con storiche opere importanti.
E’ doveroso descrivere fra questi Rocca Calascio, conosciuto come “tetto d’Abruzzo”, poiché allo stesso tempo permette di sfiorare le nuvole e gli eventi passati.
La solitaria Rocca situata su un monte, è vicino soltanto all’oratorio di Santa Maria e, più giù, al piccolo paesino originario del medioevo.
Castel di Sangro e il castello di Popoli sono fra i castelli che si ergono nel passaggio tra le piccole vallate che conducono ad oltrepassare l’insuperabile barriera naturale verso Napoli.
Castelli a guardia delle valli
Internamente l’Abruzzo è costellato di valli fortificate in cui le piazzeforti sono disposte secondo uno schema preciso che non lascia spazio al caso.
Forma infatti un’intensa fila di castelli visibili tra loro la cui tattica di difesa consisteva nell’avvertire i borghi limitrofi di una minaccia imminente attraverso falò e comunicazioni visive.
Questo è il motivo per cui nella regione si incontrano continuamente castelli attraversando le valli.
Molti di essi sorgono su monti lontano da luoghi popolati, altri si trovano all’interno dei borghi pieni di gente e la loro imponenza domina sulle abitazioni che da sempre hanno il compito di proteggere.
Il Fucino, Valle Peligna e valle dell’Aterno sono le strade da privilegiare se si è alla ricerca di castelli in Abruzzo.
Castelli del Fucino
Attorno all’ormai prosciugato lago Fucino in cui navigavano le imbarcazioni dei romani, si scorgono molteplici fortificazioni, e tra tutti predomina l’imponente castello di Celano.
Seguito dalle rovine dei castelli di
- San Potito
- Santo Iona
- Orsini ad Alba Fucens
- Pescina
- Ortucchio
- Scurcola Marsicana
- Trasacco
- Aielli
- Venere
- Collelongo
- Sperone di Gioia dei Marsi
- Collarmele.
Nella valle Peligna i castelli che sovrastano i borghi sono Pettorano sul Gizio, Pacentro e Roccacasale, ma anche i resti fortificati di Vittorito e la torre isolata di Introdacqua.
Sulla valle del fiume Aterno spicca innanzitutto il castello dell’Aquila risalente al ‘500, e attorno scorgiamo i castelli di Pizzoli, le torri di Camarda, Civita di Bagno, San Vittorino e le rovine di Pescomaggiore.
Ma non è finita qui: a destra della valle troviamo quello di Fossa superato in altezza dalla immensa fortificazione di Ocre e dai monasteri-fortezza di Santo Spirito, Sant’Angelo d’Ocre.
Poco a sud la grande fortezza di Sant’Eusanio Forconese.
A guardia del Gran Sasso
A sinistra verso il Gran Sasso, invece, vi sono i resti dei castelli di Barisciano e le torri di Picenze.
Percorrendo ancora la stessa valle, infine, si notano i castelli di Tione degli Abruzzi, Goriano Valli, Fontecchio, Roccapreturo, Castello, Beffi e la chiesa-fortezza di San Benedetto in Perillis.
Sull’altopiano di Navelli, a sinistra dello spartiacque, si incontrano il castello medievale di San Pio delle Camere. E, oltrepassando la zona montana verso est, la torre di Santo Stefano di Sessanio, residenza dei Medici.
Dall’altra parte, invece, si scorge il castello di Bominaco. Scendendo verso il basso della valle si incontrano i castelli di Capestrano e di Navelli.
Ma anche la torre di Civitaretenga e la fortezza di Bussi all’interno del paesino. Con la sua singolare torre a forma di triangolo dal lato opposto della valle.
La vicina Valle Subequana è vegliata dal castello di Gagliano Aterno e dall’ampia torre di Castel di Ieri.
Spostandosi nella zona ad ovest verso il confine con il Lazo, lungo la strada che conduce a Roma, sulla Piana del Cavaliere si incontrano Carsoli, Pereto e Oricola sovrastati da imponenti fortificazioni.
Anche le rovine fortificate di
- Cocullo
- Anversa degli Abruzzi
- Alfedena
- Rocca Roseto di Cortino
conservano un’aura di naturale bellezza.
Come anche il castello di Balsorano che veglia sulla valle Roveto, le suggestive torri montanare di Lanciano. Insieme a Rovere e Macchia da Sole, sui Monti Gemelli, con lo storico Castel Manfrino che la leggenda narra come il luogo in cui trova sepoltura il re Manfredi.
Tratto da InAbruzzo – Castelli d’Abruzzo