Navelli, uno dei borghi più belli d’Italia, appare al viaggiatore di passaggio come iI paese dalle mille finestre, tutte diverse per stile, grandezza ed epoca.
Si affacciano sulla vallata come mille occhi che osservano la verde natura circostante. Il borgo medioevale si adagia su un colle come una piramide di case e viuzze che si rincorrono fino al seicentesco Palazzo Santucci, sulla sommità. Sorto sulle rovine di un antico castello fortificato il Palazzo ha all’interno un ampio cortile rinascimentale, il pozzo centrale datato ad un lato 1632, le due scalinate in pietra che conducono all’elegante loggiato superiore.
All’interno del Palazzo Santucci è possibile celebrare matrimoni civili.
Avventurandosi tra i viottoli del borgo si riesce ad avvertire l’atmosfera di questo mondo passato.
Il centro storico è fatto di stradine che si incrociano e si ritrovano, passando sotto un susseguirsi di archi, e da case e piccoli palazzi,con caratteristiche logge e finestre.
Le abitazioni sembrano stringersi le une con le altre, dando al visitatore un’ impressione di intima familiarità. L’elegante profilo del paese è dominato dal colore della pietra, resa quasi dorata dalla patina del tempo. Pietra che ritroviamo ovunque, nei resti ancora visibili delle antiche mura medioevali e, in particolare nelle porte d’ingresso al borgo sopravvissute al passare dei secoli.
Le bellezze artistiche e architettoniche del borgo medioevale sono accompagnate dal fascino della natura circostante.
Grazie alla sua posizione, Navelli è anche “porta dei parchi”, essendo il suo territorio punto d’incontro di due importanti parchi naturali, il Parco Nazionale del Gran Sasso -Monti della Laga e il Parco Regionale del Sirente – Velino. Inoltre, dal paese si possono ammirare, da un lato il seducente profilo della Majella e, dall’altro l’imponenza del Gran Sasso d’Italia: immagini uniche in una cornice assolutamente straordinaria e suggestiva.
Un po’ di storia:
Il toponimo Navelli (*nava) sembra voler dire “conca” , “affossamento” , dalla depressione del terreno nella quale si trovava l’antico insediamento. Ci sono anche altre teorie al riguardo. Secondo un’antica leggenda, il nome Navelli e legato alla partecipazione degli abitanti del borgo alle crociate in Terra Santa, così come ricorda lo stesso stemma del paese, caratterizzato da una nave con alcune croci. Invece la fonte popolare restituisce un originario Novelli, poichè il paese è nato dall’unione di nove ville. Solo in seguito, dunque, il nome si sarebbe trasformato in Navelli, forse influenzato proprio dagli eventi storici sopra menzionati.
Reperti rinvenuti nella zona circostante il centro abitato di Navelli testimoniano la presenza di un insediamento già in epoca arcaica. La sua origine risale al periodo pre-romano, quando, nella zona sottostante l’odierno abitato, si estendeva il “vicus Incerulae”. Il ricordo dell’antico insediamento è conservato nel nome della Chiesa di Santa Maria in Cerulis (XI sec.), sorta sui resti di un tempio dedicato ad Ercole Giovio.
La chiesa è stata per molto tempo il principale luogo di culto della comunità ed e oggi l’edificio religioso più antico presente sul territorio navellese.
Nel Medioevo, con la nascita del Castello, la popolazione si rifugiò sul vicino colle, protetta da pesanti mura.
Il centro storico ha ll tipico aspetto del borgo medioevale, sormontato dal Palazzo Santucci e con le case addossate lungo i fianchi del colle, caratterizzate dalla ricchezza delle lavorazioni in pietra e la raffinatezza delle decorazioni. Durante il XVIII secolo Navelli è stato baronia della famiglia Tomassetti di Celano.
All’interno del paese percorrendo le stradine di ciottoli, ci si imbatte in numerose chiese.
La chiesa parrocchiale di San Sebastiano (patrono di Navelli), di sicure origini medioevali, è addossata al Palazzo signorile. Questo edificio in principio venne costruito per scopi difensivi poi venne trasformato in luogo sacro in occasione della peste del 1478.
L’ingresso laterale è caratterizzato da un pregevole portone ligneo scolpito, mentre all’interno è custodita una croce processionale del XIV secolo.
Piccola e bella e la chiesa della Madonna del Suffragio, risalente al XVI-XVII secolo, anche questa ubicata nei pressi del Palazzo.
Nella parte bassa del paese sono da ricordare la Chiesa della Madonna del Rosario (XVI-XVII sec.) che conserva un organo di notevole pregio storico ed artistico, realizzato da Adriano Fedri nel 1702 , la minuta chiesa di San Rocco che presenta dei pregevoli e importantissimi affreschi della scuola del Saturnino Gatti e la piccola chiesa di San Girolamo, vicinissima al B&B Abruzzo Segreto